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Niente Paura
Ansia e depressione post partum: l’importanza del parlarne
Ansia e depressione post partum: l’importanza del parlarne

È importante fare una premessa: disturbi come ansia e depressione sono comuni dopo il parto. I disturbi d’ansia e quelli depressivi colpiscono rispettivamente circa il 13% e il 12% delle donne durante la gravidanza, mentre nel primo anno dopo il parto può svilupparsi un disturbo depressivo nel 10-15% dei casi.1 La gravidanza e il periodo dopo il parto possono infatti essere momenti particolarmente complessi per le donne, che vanno incontro a cambiamenti biologici, emotivi, economici e sociali.2

Quali sono i disturbi più comuni dopo il parto?

“Baby blues”

Se statisticamente 1 donna su 10 va incontro a un disturbo come ansia e depressione, la cifra sale notevolmente quando si parla di “baby blues”, attestandosi tra il 50 e l’85%, a seconda delle casistiche.3 In questo caso, i sintomi sono principalmente oscillazioni dell’umore, tendenza al pianto, ansia e irritabilità, con un picco tra il quarto e il quinto giorno dopo il parto, scomparendo spontaneamente entro 2 settimane dal parto.3
Si tratta di sintomi imprevedibili e spesso spiazzanti, ma che risultano essere molto comuni, di breve durata e non interferiscono con le attività quotidiane. Tuttavia, qualora dovessero persistere per più di 2 settimane è meglio recarsi dal medico per valutare insieme la situazione.3

Depressione post partum
Bisogna quindi fare attenzione a non confondere il baby blues e la depressione, che sono profondamente diversi. La depressione post partum è infatti emotivamente e fisicamente debilitante e può continuare per più mesi.2
I sintomi sono gli stessi di un disturbo depressivo che insorge in qualsiasi altro momento della vita e includono umore triste o depresso, tendenza alle lacrime, perdita di interesse per le attività abituali, senso di colpa, sensazione di essere incompetenti o senza valore, stanchezza, disturbi del sonno, cambiamenti nell’appetito, scarsa concentrazione e pensieri suicidi.3 Possono insorgere anche sintomi ansiosi come disturbo d’ansia generalizzato, atacchi di panico e ipocondria.3

Psicosi post partum
È una patologia estremamente rara (si verifica in 1 o 2 donne su 1.000) ed è anche la più grave tra le patologie di tipo psichiatrico che possono presentarsi dopo il parto.3
La maggior parte delle donne sviluppa i sintomi entro le prime 2 settimane dal parto e i sintomi precoci sono irrequietezza, irritabilità e insonnia.3
Possono verificarsi anche rapidi cambiamenti di umore (dal depresso all’euforico), disorientamento o confusione e comportamento disorganizzato.3 Questi sintomi possono essere una seria emergenza medica e richiedono un immediato consulto con un medico.3

Quali sono le cause di questi disturbi?
Tutte le donne possono sviluppare questi disturbi, ma alcune situazioni possono aumentarne il rischio di insorgenza.2 Alcune di queste includono una storia passata di depressione o altri disturbi dell’umore (vissuti in prima persona o da qualcuno in famiglia), lo stress, l’esposizione a situazioni complesse (relazionali o lavorative) e uno scarso supporto sociale da parte di familiari e amici.2
Inoltre, la ricerca suggerisce che i rapidi cambiamenti ormonali che si verificano durante la gravidanza e dopo il parto possano contribuire all’insorgenza dei disturbi.2

Quindi cosa si può fare in questi casi
Molte donne soffrono in silenzio, considerando i sintomi come parte normale della gravidanza e della nascita di un figlio.2

Infatti, lo stigma associato ai disturbi mentali (in generale e nello specifico durante la gravidanza e dopo il parto) porta molte donne ad astenersi dal cercare aiuto.4
Un’indagine ha riportato che il 30% delle donne non riferisce eventuali sintomi al proprio medico per timore che il bambino possa venir loro portato via.4
Tuttavia, ricevere un trattamento è importante sia per la madre che per il bambino.2 Tanto più che ci sono numerose risorse a disposizione, come la psicoterapia, trattamenti farmacologici, cambiamenti nello stile di vita e nel proprio ambiente sociale.2
Tutte le donne in gravidanza o che hanno appena avuto un bambino che sperimentano i sintomi descritti dovrebbero consultare un medico, che sia il medico
di base, lo psichiatra, il ginecologo o qualsiasi altro professionista di fiducia, che saprà indirizzarle nel modo più opportuno.2

Anche i padri possono andare incontro a sintomi depressivi?
Assolutamente sì, si stima che circa il 4% dei padri ne soffra nel primo anno dopo la nascita del proprio bambino. Anche per loro valgono le stesse identiche considerazioni fatte sopra, e anche i padri sono incoraggiati a parlarne con il proprio medico di fiducia.2

In che modo i familiari, gli amici o il partner possono aiutare?
Il supporto da parte del partner, degli amici e della famiglia è molto importante: ecco alcuni suggerimenti:

1. Riconoscere i sintomi: è importante imparare a conoscere i sintomi per individuarli precocemente e incoraggiare la persona che ne soffre a cercare aiuto.2
2. Ascoltare: comunichiamo al genitore che desideriamo ascoltare le sue difficoltà, senza pregiudizi.2
3. Dare supporto: sottolineiamo che la madre (o il padre) non è sola/o e che siamo lì per aiutare. Offriamo aiuto con le faccende in casa o con il bambino per permettere al genitore di riposarsi o di dedicarsi ad altre attività a sua scelta.2
4. Incoraggiare a cercare aiuto: il genitore potrebbe sentirsi a disagio ed essere restio a cercare aiuto. Possiamo incoraggiarlo a parlare con un medico, condividere informazioni sul tema o offrirci di prendere un appuntamento con un professionista perché possa confrontarsi con qualcuno.2


1 Epicentro. Sorveglianza ostetrica (Itoss). Il progetto sul disagio psichico perinatale. https://www.epicentro.iss.it/itoss/DisagioPsichicoPerinatale
2 American Psychiatric Association, What Is Postpartum Depression?. 2020. Disponibile al link: https://www.psychiatry.org/patients-families/postpartum-depression/what-is-postpartum-depression
3 MGH Center for Women’s Mental Health, Postpartum Psychiatric Disorders. Disponibile al link https://womensmentalhealth.org/specialty-clinics/postpartum-psychiatric-disorders/
4 Sambrook Smith M, Lawrence V, Sadler E, et al. Barriers to accessing mental health services for women with perinatal mental illness: systematic review and meta-synthesis of qualitative studies in the UK. BMJ Open 2019;9:e024803. DOI:10.1136mbmjopen-2018-024803

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