
Approda anche in Italia una nuova tipologia di etichetta per riconoscere e non buttare gli alimenti ancora
buoni da mangiare, anche dopo la scadenza indicata.
Si chiama “etichetta consapevole” ed è un’iniziativa della “Too Good To Go”, un’applicazione nata da una startup
danese nel 2015, una delle più diffuse contro lo spreco alimentare.
Ma di cosa si tratta esattamente? Entro la fine del 2021 sulla classica etichetta che indica la scadenza del
prodotto, ce ne sarà un’altra con scritto “Spesso buono oltre” per segnalare che sono alimenti che si possono
mangiare in sicurezza oltre la data consigliata per il consumo.
Lo spreco alimentare va contrastato ed è importante conoscere la differenza tra la data di scadenza e il
termine minimo di conservazione degli alimenti, per non gettare nella spazzatura cibo ancora consumabile.
Molti consumatori, infatti, fanno confusione e buttano prodotti ancora buoni. Secondo le statistiche, sono
almeno nove le tonnellate di alimenti ancora commestibili in Europa che finiscono nelle pattumiere ogni anno.
Vediamo le differenze.
La data di scadenza, che riporta la dicitura “da consumarsi entro”, vuol dire che da quel giorno in poi l’alimento è
considerato scaduto; quindi, non consumabile e non può essere venduto. Il termine minimo di conservazione,
invece (“da consumarsi preferibilmente entro”), segnala la data entro la quale le proprietà organolettiche del
cibo iniziano a diminuire. Tuttavia, se conservato correttamente, il prodotto, anche se è meno fragrante o ha
perso parte del suo aroma, può essere ancora consumato.
Se non ci sono modifiche rilevanti a livello di odore o sapore, quindi, il cibo si può mangiare anche oltre la data
minima di conservazione. Utilizzare i sensi, per capire se il prodotto è molto deperito oppure ha odore o colore
anomalo, rappresenta pertanto una strategia utile per combattere lo spreco alimentare ed evitare che cibo
ancora buono rischi di essere buttato a causa di un’errata interpretazione della dicitura in etichetta.
Un altro modo per contrastare lo spreco è di aprire il frigorifero prima di andare a fare la spesa, finire gli
alimenti aperti, ovviamente assicurandoci che siano ancora mangiabili, e controllare in dispensa ciò che già
abbiamo e che va consumato.
Il nostro pianeta sta attraversando un periodo delicato, che ci piaccia o no. Ed è sempre più evidente che
occorre adottare nuove abitudini e nuovi comportamenti per non impoverire il pianeta. La lotta allo spreco
alimentare non è solo una questione etica, ma impegno attivo verso l’ambiente e la sostenibilità.
Fonti:
- https://www.buonenotizie.it/economia-e-lavoro/consumi/2021/07/01/conservazione-degli-alimentiunetichetta-
antispreco/
- https://ilfattoalimentare.it/too-good-to-go-etichetta-consapevole.html