
Secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico, nel 2020 si è assistito a un
incremento significativo di
richieste di brevetto in Italia, con un + 878 rispetto al 2019 per i brevetti industriali
e +480 per quelli di utilità.
In altre parole, sempre più italiani hanno voluto tutelare le loro idee. È un dato
piuttosto indicativo in un
periodo così difficile per aziende e istituzioni che, in tempi di pandemia, hanno dovuto
adattarsi e reinventarsi
per vendere prodotti o continuare a erogare servizi per la comunità.
In particolare, l’aumento delle domande per il modello di utilità (cioè un nuovo utilizzo
di un prodotto già
esistente) è la prova che il Covid-19 ha risvegliato la creatività, vuoi perché siamo
stati chiusi in casa per due
mesi, vuoi perché nei periodi di crisi reinventarsi è un modo per resistere.
Alcuni settori economici e non sono stati costretti a immaginare nuovi scenari, portando
avanti progetti
innovativi per non soccombere. Pensiamo alla ristorazione, al turismo e alla cultura che
per sopravvivere
hanno dovuto inventare strategie alternative per non perdere pubblico e clientela.
Come si dice, “di necessità, virtù” e l’inaspettato tempo a disposizione del lockdown ha
stimolato l’inventiva,
dando un segnale positivo all’innovazione in ambito economico e non solo.
Anche l’Unione Europea ha sostenuto le giovani startup e la tutela della proprietà
intellettuale con nuovi
incentivi finanziari per i cittadini e le imprese.
Complessivamente, il Ministero dello Sviluppo Economico, in tutto il 2020, ha erogato più
di 64 milioni di euro
per finanziare 4.605 domande. Un’ottima notizia quindi per una “economia creativa” e per i
possibili nuovi posti
di lavoro che deriverebbero da questa ondata di novità.
Fonti:
-
https://uibm.mise.gov.it/index.php/it/piu-invenzioni-e-brevetti-in-italia-nel-2020-rispetto-al-2019
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https://www.buonenotizie.it/innovazione/2021/03/10/la-pandemia-risveglia-il-genio-brevetti-einnovazione-
in-continua-crescita/