
L’idea è bella, ma mettere a disposizione di ragazzi disabili o dei bambini oncologici il
proprio tempo e la propria
passione, è ancora più bello.
È ciò che fa Vanni Oddera, campione di motocross freestyle. Regala viaggi in moto, sulle
strade di tutto il
mondo a questi giovani pazienti. Ma ciò che dona è soprattutto un’emozione, il brivido
sulla schiena e
l’adrenalina che cresce montando in sella a una vera moto da cross.
La mototerapia nasce per caso nel 2008. Vanni è a Mosca e ha appena vinto una gara di
freestyle; una vittoria
va celebrata e tutti lo aspettano per festeggiarlo.
Prende un taxi e, salendo, avverte un forte e fastidioso odore di urina. Si sporge verso
il conducente e resta
sbalordito: il tassista non ha le gambe e guida una macchina speciale, con i comandi sul
volante. La prima
sensazione che prova è sentirsi in colpa, lui ha tutto, il tassista nemmeno la possibilità
di andare in bagno.
Svanisce allora la necessità di festeggiare e torna in albergo, ripensando all’episodio.
Rientrato in Italia, decise di contattare un centro per disabili chiedendo di esibirsi per
i giovani ospiti. Al
termine dello show, i ragazzi fanno capannello intorno alla moto chiedendo di poterla
toccare, i più coraggiosi
vogliono fare un giro. Così Vanni ne fece salire alcuni e li fece sfrecciare in moto,
godendosi le grida e le risate
di gioia.
Nasce così la mototerapia, un’idea semplice: far salire in sella a una moto ragazzi che
non potrebbero mai farlo
per la loro disabilità.
Nel 2014 riesce a portare una moto in una corsia di ospedale per aiutare i bambini
ricoverati a dimenticarsi,
anche solo per un attimo, della malattia.
Infatti, una ricerca dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, pubblicata sull’European
Journal Of Integrative
Medicine, conferma gli effetti positivi di questa insolita terapia. Lo studio ha
dimostrato che la mototerapia
comporta una diminuzione della percezione del dolore nei bambini e dello stress nei
genitori. I ricercatori
affermano quindi che “la mototerapia migliora l’esperienza oncologica pediatrica e sembra
avere tutte le
caratteristiche per essere considerato un campo nascente con un grande potenziale come
medicina
integrativa per pazienti, genitori e professionisti.”
Nel 2019 Vanni organizza la prima vacanza per ragazzi disabili. Da allora progetta delle
giornate in giro per
l’Italia e non solo, per far vivere a questi ragazzi un’esperienza per loro davvero unica.
Nel 2020, in piena
pandemia da Covid-19, porta nelle case dei bambini che da sempre lottano contro terribili
malattie e che, a
causa del lockdown, non possono più partecipare ai vari eventi, la Mototerapia take away.
Per non
abbandonarli, Vanni si accorda con le autorità competenti, trasporta la moto in un furgone
asettico, cambia la
tuta da motociclista in ogni nuova abitazione e munito di guanti e mascherina fa montare
in sella i ragazzi per
un giretto sulle due ruote e si esibisce per loro con delle piccole rampe. Mototerapia a
domicilio!
Fonti:
-
https://www.buonenotizie.it/salute-e-benessere/2021/07/19/che-cose-la-mototerapia-bolidi-e-motori-per-
curare-ragazzi-e-disabili/binda/
- https://www.vannioddera.it/2020/05/19/mototerapia-take-away-i-bambini-ritrovano-il-sorriso-5965/
- https://www.vannioddera.it/mototerapiaco